Il Burden rappresenta il peso della cura di una persona cara ammalata. Si tratta di un senso di responsabilità ed una fonte di stress in grado di incidere notevolmente sulla salute dei familiari.
Il burden rappresenta lo stress percepito, quindi, dai caregivers, ossia da coloro che “danno cura”. Questo tipo di stress influenza non solo la qualità della vita del singolo ma anche quella dell’intero sistema familiare. I familiari che si prendono cura di chi soffre possono avvertire sintomi di tipo psicologico ma anche fisico e comportamentale, come ad esempio:
- Ansia e frustrazione
- Consumo eccessivo di alcol
- Insonnia
- Disturbi gastrointestinali
Cosa ci permette, quindi di prevenire un eccessivo burden?
Prima di tutto la consapevolezza. E’ importante, infatti avere la consapevolezza del peso che comporta prendersi cura di un familiare malato. Dover fronteggiare la malattia di un familiare non è semplice poiché, nel bene o nel male, il familiare assume una grande importanza all’interno della nostra vita.
È inoltre fondamentale acquisire informazioni sulla malattia. Infatti, a tal proposito, i medici assumono un ruolo fondamentale poiché i caregiver hanno necessità di conoscere la malattia al fine di comprendere come usare le terapie per accudire il malato al meglio e come mettersi in relazione efficace con lui. In questi casi si possono di conseguenza acquisire un maggior senso di competenza e controllo rispetto alla malattia tanto ad un livello pratico quanto ad un livello emotivo. Inoltre acquisire informazioni chiare e corrette sulla malattia permette di ridurre le sensazioni di ansia e disorientamento.
Un ulteriore importante aspetto per la prevenzione del burden è rappresentato dal sostegno sociale. Solitamente, infatti, l’intero sistema familiare si trova a doversi stravolgere e riorganizzare attorno alle necessità di cura. Il supporto sociale, da parte di amici o altre persone significative può ridurre il peso delle responsabilità.
Infine un aspetto da dover ricordare ad un caregiver è quello di aver sempre
diritto a vivere la propria vita. Le sue responsabilità nei confronti del
malato non devono infatti portarlo ad annullarsi nella cura mantenendo uno
spazio per continuare a vivere la propria vita. Nel
caso però in cui il peso delle cure diventi emotivamente eccessivo può essere
utile intraprendere un percorso di psicoterapia.