Gambling: la dipendenza non è un gioco

Gambling è il termine inglese con cui si definisce il gioco d’azzardo. Prima di tutto è necessario effettuare una distinzione tra chi gioca in modo adeguato ossia per un periodo di tempo breve con perdite calcolate e relativamente accettabili e chi manifesta nel gioco disagio emotivo, compulsività ma soprattutto perdita di controllo. La seconda categoria sopracitata è caratterizzata da un Disturbo del controllo degli impulsi e, nel dettaglio, da “Gioco d’azzardo patologico”(GAP).

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Gambling e l’illusione di smettere a comando

Chi soffre di questo specifico disturbo non riesce a controllare o ridurre l’attività del gioco nonostante i numerosi tentativi pur mantenendo l’aspettativa illusoria dello “Smetto quando voglio”. Si possiede quindi, in questi casi, quella che può essere definita come una Illusione di controllo.

Ci si ritrova a far fronte a grandi disagi di natura non solo psicologica ma anche sociale, relazionale ed economica.

SI riscontrano spesso, all’interno di quello che può essere definibile come decorso cronico, anche disturbi dell’umore, abuso di sostanze e ideazioni suicidarie.

Purtroppo una bassa percentuale di giocatori in difficoltà richiede una terapia di supporto per uscire da questa condizione.

E’ davvero difficile acquisire consapevolezza relativamente al problema che si vive, soprattutto quando si tratta di un comportamento socialmente accettato (se pur in forma patologica).

gambling e bancarotta

Attraverso la Ristrutturazione cognitiva, utilizzata nella psicoterapia cognitivo comportamentale, è possibile dimostrare ai giocatori d’azzardo che le loro verbalizzazioni legate al gioco sono spesso basate su pensieri irrazionali.

Gambling, come curare la dipendenza dal gioco

Le distorsioni cognitive che tipicamente affliggono il pensiero del Giocatore d’Azzardo Patologico sono:

  • Overconfidence: elevata fiducia nelle proprie capacità non supportata da dati reali(ad es. ritenersi più bravi di altri nel capire i meccanismi sottesi al gioco, ad indovinare i numeri ecc);
  • Gambler’s fallacy: nel momento in cui un evento generato dal caso devia dalla media, l’evento opposto viene giudicato più probabile;
  • Illusory correlations: due eventi appartenenti a differenti domini della realtà, se si presentano in concomitanza, vengono giudicati interdipendenti (ad es. comprare un gratta e vinci fortunato e continuare a recarsi sempre nello stesso tabacchino per comprarne altri);
  • Trends in number picking individuazione di tendenze e “leggi” su distribuzioni casuali;
  • Avaliablity of other wins ; venire a conoscenza delle vincite realizzate dagli altri sovrastimando irrazionalmente la propria probabilità di vincita;
  • Inherent memory bias: rievocare in memoria più frequentemente gli episodi di vincita piuttosto che quelli di perdita.

Acquisire consapevolezza del proprio disturbo e dei pensieri irrazionali, attraverso un valido percorso di psicoterapia è il primo passo verso il benessere e la guarigione dal disturbo.

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