Le dipendenze raccontate con un semplice ma efficace video.
Aldilà dell’abuso di sostanze stupefacenti, gli studi confermano che si stanno venendo a creare altre forme di dipendenze, che caratterizzano sempre di più la nostra società. Pensiamo solo alla dipendenza dagli smartphone, da internet, dallo shopping, dal cibo, dalle scommesse sportive. Si può diventare dipendenti persino dallo sport, dal calcio e dalle serate in discoteca con gli amici. Insomma, pare proprio che ai giorni nostri sia difficile non essere dipendenti da qualcosa. Tutti noi abbiamo a che fare con un vuoto interiore che cerca di essere in qualche modo colmato. Ma perché succede tutto questo?
Una società dipendente: lontana dal mondo interiore
Un aspetto da non sottovalutare, ai giorni nostri, è la perdita della funzione immaginativa. Questa è in realtà la capacità di fantasticare, di creare con la fantasia, di immaginare: tutte funzioni fondamentali per il benessere. La nostra epoca, essendo quella del raziocinio e dell’analisi, porta inconsapevolmente a considerare gli affetti, i sentimenti, le emozioni, e i sogni come sbagliati. In questo modo le immagini interne, che sembrano non affiorare più o sono sempre più relegate sullo sfondo, non vengono neppure riconosciute come nostre.
Le conseguenze di questo scenario sono un senso di vuoto che appare difficilmente colmabile. Così si è sempre lontani dall’esprimere se stessi, la propria vera natura e i talenti che custodisce. Non stupisce allora che in questo stato di sonnolenza collettiva, si accettino soluzioni miracolistiche come le droghe o le dipendenze. Queste sono viste quasi come pozioni magiche che promettono di tramutare le cose e avverare quello che più desideriamo. Ovviamente e purtroppo, così non funziona.
Come prevenire le dipendenze
Ovviamente una via d’uscita c’è. Bisogna dedicare più tempo a tutte quelle attività che aiutano a entrare in contatto diretto con le emozioni, mettendo da parte ogni filtro razionale. Ognuno ha la propria modalità di accesso alla fantasia: ascoltare musica, scrivere, suonare o ballare, tutte attività che danno l’opportunità di ritrovare la gioia di vivere, perché creano un ponte tra la realtà e l’immaginario, la razionalità e l’irrazionale, il visibile e l’invisibile, il conosciuto e lo sconosciuto. Permettono di calarsi in un mondo ricco di mistero, dove niente è come sembra e tutto può cambiare da un momento all’altro. Insomma bisogna coltivare tutto ciò che possa dare spazio ai sogni e all’immaginario, osservando la realtà come se fosse sempre la prima volta, arrivando a soluzioni e alternative che vanno bene per noi.