Siblings: i fratelli dei disabili

I siblings: fratelli/sorelle di persone con disabilità.

Spesso si presta grande attenzione alle persone con disabilità dimenticandosi delle difficoltà psicologiche che possono sperimentare anche coloro che gli stanno vicino come ad esempio i fratelli o le sorelle. La parola inglese “Siblings” indica, appunto, i fratelli o le sorelle di persone con disabilità. Il rapporto vissuto con un fratello con, ad esempio, la sindrome di Down, può essere molto complesso.

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Si può avvertire la delusione per non aver avuto “un fratello all’altezza delle proprie aspettative”. Si può provare vergogna al punto da voler nascondere il proprio fratello da amici e/o compagni di classe. Si può provare un grande senso di colpa per aver provato le emozioni precedenti.

Il legame fraterno è caratterizzato da una relazione intensa carica di emozioni sia positive che negative.

Vivere il legame con intensità

Non si può scegliere di chi diventare fratelli o sorelle ma si può invece scegliere con quale intensità vivere questo legame. Per diverso tempo sono stati presi in considerazione solo i bisogni, fisici e psichici, della persona disabile ponendo l’attenzione sulla coppia genitoriale e mettendo un po’ da parte le necessità ed i bisogni degli altri componenti della famiglia.

Capita spesso, ad esempio, che i genitori concentrino tutte le loro attenzioni sul figlio disabile non per disinteresse nei confronti degli altri figli ma per mancanza di tempo ed energie visto l’impegno che comporta la crescita di un figlio con disabilità.

Essere “Siblings”

Non è semplice essere “siblings” poiché si viene caricati, fin da piccoli, di un ruolo non sempre facile da comprendere o accogliere.

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Molto spesso ci si trova a dover fare fronte ai bisogni del fratello quando i genitori non possono più farlo. Tali situazioni possono essere vissute come fardelli estremamente impegnativi e gravosi.

Crescere con un fratello disabile è sicuramente carico di sofferenza e dispiacere ma anche una grande opportunità: permette di crescere accanto a chi può insegnare cosa vuol dire sfidare le proprie possibilità, lottando per raggiungere i propri obiettivi cadendo e rialzandosi innumerevoli volte.

Essere fratelli di una persona disabile significa anche imparare ad accettare ciò che si vorrebbe cambiare ma che non è possibile fare, imparare ad amare incondizionatamente chi ha bisogno di aiuto per farcela.

Nascere “siblings” insegna la tolleranza, la comprensione e l’accettazione delle diversità. È importante imparare a tollerare l’ambivalenza dei sentimenti ma soprattutto a non accettare la sconfitta senza prima aver lottato!

Prestare attenzione ai segnali dei fratelli di persone con disabilità ponendosi domande sulla loro situazione significa prestare maggiore attenzione ad una condizione di crescita delicata mantenendo uno spazio relazionale di ascolto e confronto.

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